Sostituzione della caldaia: dà diritto a detrazione? Tutto sul bonus caldaia

Le bollette del gas sono sempre più pesanti per colpa della tua vecchia caldaia? Trascorri metà del tuo tempo al telefono con il tecnico?

Potrebbe essere giunto il momento di doverla sostituire con un modello più efficiente.

Tra le ragioni per non rimandare questo tipo di intervento non c’è solo il risparmio che potresti ottenere, ma anche gli incentivi previsti da bonus caldaia, Ecobonus e Superbonus.

Ecco tutto quello che ti serve sapere sulla sostituzione della caldaia e sui vantaggi fiscali che ne derivano.

Cambio caldaia: perché farlo?

Esistono diversi motivi per cui può essere necessario sostituire il proprio impianto di riscaldamento con uno più performante.

1. Il principale deriva da una legge del 2015, che obbliga i produttori a produrre solo caldaie a condensazione e a pompa di calore e a indicarne la classe energetica, e da alcune leggi regionali. Tali leggi fissano al 2020 l’obbligo di sostituire i vecchi apparecchi, poco efficienti dal punto di vista energetico, con caldaie che appartengano a una classe energetica elevata.
2. Il secondo motivo per cui potrebbe essere opportuno sostituire la caldaia è rappresentato dalla sua età: se possiedi una caldaia con più di 15 anni di vita, dovresti valutare la possibilità di sostituirla con un modello più efficiente.
3. Il terzo motivo è per cui potrebbe rendersi necessario cambiare la caldaia è dato dalla sua efficienza. Se la manutenzione ordinaria non è più sufficiente a garantirne il corretto funzionamento e sono necessari continui interventi di manutenzione straordinaria, la casa è fredda nonostante i caloriferi rimangano accesi per molte ore al giorno e i consumi in bolletta risultano molto alti, è sicuramente venuto il momento di dirle addio.

Il quarto motivo è rappresentato dalle agevolazioni fiscali a cui ha diritto chi decide di sostituire il proprio impianto di riscaldamento con uno più performante e meno inquinante.

Sostituzione caldaia e detrazioni: il bonus caldaia

Tra le agevolazioni fiscali a cui ha diritto chi esegue dei lavori di ristrutturazione o di riqualificazione energetica di un edificio c’è il bonus caldaia.

Presente già da alcuni anni, questo bonus è stato confermato anche dalla Legge di Bilancio 2020.

Grazie ad esso, i contribuenti che decidono di sostituire il proprio impianto di riscaldamento possono usufruire di una detrazione che va dal 50% al 110% dell’importo speso.

A chi spetta

Il bonus caldaia può essere richiesto:

• da chi installa una nuova caldaia su un impianto di riscaldamento già esistente, nell’ambito di interventi di riqualificazione energetica di un edificio;
• da chi sta eseguendo una ristrutturazione di un immobile ove sia già presente un impianto di riscaldamento.

Gli incentivi per l’acquisto della nuova caldaia possono essere richiesti sia dal proprietario dell’immobile oggetto dell’intervento, sia dagli affittuari.

Le spese che consentono di ottenere i benefici fiscali compresi nel bonus caldaia sono:

• smontaggio della caldaia da sostituire;
• acquisto e posa della nuova caldaia;
• opere murarie necessarie all’installazione;
• prestazioni professionali per sopralluoghi.

Inoltre, l’immobile deve essere accatastato o in fase di accatastamento e si deve essere in regola con il pagamento dei tributi.

Come ottenere la detrazione

Per ottenere la detrazione è sufficiente seguire tutti i passaggi indicati dalla normativa.

Per prima cosa, il pagamento dei lavori deve avvenire con un mezzo di pagamento tracciabile (ad esempio il bonifico parlante).

Inoltre, è necessario conservare la documentazione rilasciata dal tecnico che ha effettuato l’installazione del nuovo impianto, che certifica la corretta esecuzione del lavoro e il miglioramento della classe di efficienza energetica. Documentazione che deve essere trasmessa all’Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Superbonus 110%: quando spetta?

Normalmente, il bonus caldaia dà diritto a una detrazione del 50%, se viene installata una nuova caldaia a condensazione di classe A nell’ambito dei lavori di ristrutturazione di una casa, ma non si ha l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica dell’immobile (nel caso la caldaia appartenga ad una classe inferiore alla A non si ha diritto ad alcuna detrazione).

Se, invece, si installa una caldaia a condensazione di classe A insieme a dei sistemi di termoregolazione evoluti, come le valvole connesse Netatmo accompagnate dal termostato Wi-Fi Smarther di BTicino, si ha diritto a una detrazione del 65%.

Fino al 2021, chi esegue degli interventi di riqualificazione energetica sugli edifici che comportino l’aumento di almeno 2 classi energetiche o il raggiungimento della classe energetica più alta ha diritto ad una detrazione IRPEF pari al 110%.

Tra questi interventi, definiti trainanti, rientra anche la sostituzione degli impianti di riscaldamento esistenti nelle parti comuni degli edifici o nelle unità unifamiliari con sistemi a condensazione o a pompa di calore che appartengano alla classe energetica A, anche abbinati a impianti fotovoltaici o alla microgenerazione.