Ristrutturazione casa 2024: guida al bonus ristrutturazione e detrazioni
Non è sempre semplice orientarsi nel mondo dei bonus e capire per quali costi sarà possibile richiedere una detrazione dell’Irpef, ma si tratta di un aspetto fondamentale per chiunque si appresti a ristrutturare la propria abitazione e voglia valutare correttamente le proprie spese. Ecco cosa c’è da sapere.
- I bonus principali legati alla ristrutturazione
- Il bonus ristrutturazione
- Interventi che danno diritto alle detrazioni
- Bonus ristrutturazione casa: quale documentazione serve per usufruire delle detrazioni 2024?
I bonus principali legati alla ristrutturazione
I bonus principali sono
- Superbonus 70%: Riservato solo ad interventi che migliorano di due classi l’efficienza energetica dell’abitazione
- Ecobonus: Riservato ad interventi che migliorano l’efficienza energetica dell’unità immobiliare
- Bonus Ristrutturazione: Riservato a tutti gli interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria
In questo articolo ci concentreremo sul bonus ristrutturazione che è quello più comunemente utilizzato per chi vuole migliorare alcuni aspetti della propria abitazione ed è anche quello che abbraccia la maggior parte delle soluzioni e dei tipi di intervento.
Inoltre, rappresenta la soluzione più utilizzata in caso di ristrutturazioni parziali (magari una o due stanze).
Il bonus ristrutturazione
Per prima cosa: quanto si recupera?
In virtù del regime speciale prorogato dalla Legge di Bilancio, è possibile richiedere entro il 31 dicembre 2024 un bonus fino al 50% delle spese sostenute fino ad un massimo di 96.000 euro (quindi 48.000 euro come importo massimo di detrazione).
Va anche considerato che con il maxiemendamento del 16 maggio 2024 il bonus è stato poi rivisto per gli anni successivi scendendo al 36% fino al 31/12/2027 per un massimo di 48.000 e al 30% sempre per un massimo di 48.000 dal 1° gennaio 2028.
Chi può chiedere il bonus ristrutturazione?
Tutti i contribuenti soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) possono richiedere il bonus indipendentemente dalla loro residenza.
Tale diritto si applica non solo per i proprietari dell’immobile ma anche per chi ne detiene i diritti (come i locatari).
Il bonus può essere applicato sia sulle parti condominiali comuni (es. corsia box) sia sulle singole unità abitative.
Le principali categorie di interventi che possono beneficiare delle detrazioni per il bonus ristrutturazione includono:
- Manutenzione straordinaria e ordinaria
- Restauro e risanamento conservativo
- Ristrutturazione edilizia
Queste detrazioni si estendono anche alle parti comuni degli edifici, indipendentemente dal numero di proprietari.
Interventi che danno diritto alle detrazioni
Nell’ambito della manutenzione straordinaria e ordinaria ci sono molte categorie di interventi che toccano gli aspetti cruciali di un’abitazione sia sulle sue parti “passive” (balconi, facciate, serramenti) sia sulle parti attive (impianti elettrici e di termoregolazione).
Vediamo quali interventi sono possibili.
Interventi mirati alla sicurezza in casa
La sicurezza della propria abitazione è un aspetto cruciale, soprattutto durante e dopo una ristrutturazione. È possibile usufruire di detrazioni fiscali per una serie di interventi volti a migliorare la sicurezza domestica:
- Sistemi di allarme e videosorveglianza: l’installazione di sistemi di allarme antifurto, telecamere di sicurezza e altri dispositivi di sorveglianza rientra tra gli interventi detraibili. Questi sistemi contribuiscono a prevenire furti e intrusioni, garantendo una maggiore tranquillità ai residenti.
- Porte blindate e serrature di sicurezza: sostituire porte e finestre con modelli più sicuri, come porte blindate e serrature avanzate, migliora significativamente la protezione contro le effrazioni.
- Sistemi di controllo accessi: tecnologie come i videocitofoni e i sistemi di controllo accessi intelligenti permettono di monitorare e controllare chi entra ed esce dall’abitazione, aumentando la sicurezza complessiva. I videocitofoni smart Bticino come Classe100X e Classe300EoS permettono di svolgere oltre alle funzioni classiche del videocitofono anche quella di controllo degli accessi integrandosi con telecamere interne ed esterne.
Interventi mirati ad evolvere il proprio impianto elettrico
Un altro aspetto cruciale di una ristrutturazione è la revisione dell’impianto elettrico che con pochi accorgimenti e l’aggiunta di alcuni dispositivi può dare maggior protezione alla casa e garantire nuove funzioni che rendono la vita più semplice.
- Salvafulmini: L’installazione di un salvafulmine (o SPD) nel quadro elettrico protegge l’abitazione dai danni causati dalle fulminazioni indirette e scariche atmosferiche, salvaguardando sia la struttura della casa sia i dispositivi elettronici connessi.
- Termostato connesso: Permette di gestire la temperatura della propria casa in modo dinamico anche quando non si è presenti in casa tramite il proprio smartphone, garantendo un risparmio anche del 15% annuo sulla bolletta.
- Luci e Prese Smart: In fase di ristrutturazione di un impianto elettrico si può valutare anche l’evoluzione verso un impianto smart che garantisce tutte le funzioni dell’impianto tradizionale ma ha il vantaggio di poter essere controllato anche dal proprio smartphone e di realizzare “scenari” intelligenti (ad esempio spegnere tutte le luci e abbassare le tapparelle con un singolo click). Inoltre, un impianto smart permette di avere sempre sotto controllo i consumi della propria casa.
Bonus ristrutturazione casa: quale documentazione serve per usufruire delle detrazioni 2024?
I documenti da presentare per la richiesta sono le fatture o gli scontrini che riportino la descrizione della natura del prodotto e la qualità e quantità di beni e servizi che si sono acquistati, oltre a quelli che attestano il pagamento, quindi: ricevuta del bonifico e ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente.
La domanda deve essere inviata all’Ente Nazionale Efficienza Energetica (ENEA) e vale per gli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2024.
Prima di affrontare la procedura per le detrazioni, è consigliabile visitare il sito dell’Agenzia delle Entrate leggendo l’apposita guida per la ristrutturazione casa 2024.
Inoltre, ricorda che il Bonus ristrutturazioni vale anche per le parti comuni, cioè quelle che appartengono a più unità immobiliari funzionalmente autonome, indipendentemente dal numero di proprietari.